Generale
Superficie: 300 km² - Larghezza : 105 km - Clima: mite mediterraneo
Mare e aria: impeccabilmente puliti, senza industrie. Circa 3.000 ore di sole all'anno per la più soleggiata isola dell'Adriatico
L'isola di Hvar in Croazia, regina tra le isole della Dalmazia, è conosciuta fin dai tempi antichi per la sua importante posizione strategica dal punto di vista nautico. Possiede una ricca stratificazione di periodi storici, culturali e naturali, monumenti e letteratura.
Per effetto del suo clima mite , inverni caldi ed estati piacevoli, l'isola attira l'attenzione di numerosi ospiti, scienziati e viaggiatori attratti dalla lussureggiante natura mediterranea, dalla tradizione e dalla ricca vita notturna. L'isola di Hvar è oggi considerata una delle dieci isole più belle al mondo.
Ultimamente, le celebrità hanno iniziato a visitare l'isola per conoscerne e scoprirne le qualità più tipiche. Di che cosa si tratta? Essere separati dalla terra ferma a volte può essere uno svantaggio, ma fornisce sicuramente un riparo da tutte le difficoltà di cui, purtroppo, la vita nei centri urbani abbonda. Invece di traffico, corse, stress ci sono estesi campi di lavanda, antichi oliveti e vigneti, in una perfetta e rinnovata armonia tra uomo e natura.
Vino e olive: un ospite che desidera avvicinarsi alla natura, potrà entrare ad assaggiarle in una piccola "konoba" (cantinetta), come nel più lussuoso ristorante e, in alternativa a vini famosi, troverà vino di fattura casalinga, saporito e genuino come le vecchie canzoni dell’ isola e dimenticherà serenamente la routine quotidiana.
Voi sarete veramente un Ospite qui.
Qui, oltre il tempo e la vita, si è conservata un'oasi di cultura e di testimonianza della identità isolana.
Cucina dalmata
La cucina della Dalmazia e dell'isola di Hvar segue la tendenza delle moderne abitudini alimentari. I cibi sono preparati in modo semplice e naturale, di solito cotti in acqua o alla brace. Compare molto pesce, olio d´oliva, verdura e piante selvatiche che si possono trovare lungo la costa. Queste sono gli ingredienti per cui questa cucina viene considerata molto salutare.
I vini dalmati, come l´olio d´oliva e le olive sotto sale, sono specialità locali apprezzate fin dai tempi antichi, come ci rivelano i loro nomi : Grg dell´isola di Korcula e Pacs dell´isola di Hvar. Tra i vini pregiati troviamo: il Dingac e il Posip della penisola di Peljesac, il Babic di Primosten, il Vugava e il Pancic dell´isola di Hvar, il Posip ed il Grk di Korcula, la Marastina di Lastovo, la Malvazija di Dubrovnik e infine il Prosek (vino dolce da dessert), la grappa (l'acquavite di vinacce chiamata "loza"), altre acquaviti e liquori.
Il pesce di mare fresco (dentice, branzino, orata, cernia, sgombro, sarda) viene preparato alla griglia, oppure marinato, mentre con molluschi (calamari, seppie, polpi), crostacei (scampi e aragoste) e conchiglie (cozze, ostriche e mitili) sono preparati brodi e ottimi risotti. Tra le specialità di carne, il prosciutto è, senza dubbio, il più pregiato. La coscia di maiale viene affumicata e lasciata ad asciugare al vento di bora di Drnis e il prosciutto viene servito con formaggio stagionato di pecora (famosi sono i formaggi di Pag e Dubrovnik), olive salate, verdi e nere, capperi e aglio. Si apprezza molto anche la carne di agnello, soprattutto lessata oppure cotta a fiamma viva, il goulash alla dalmata (pastiçada) servito con gli gnocchi in molti ristoranti dalmati.
La verdura cotta si mangia volentieri (bietola con patate, salsa di pomodoro). Spesso si usa mescolare verdure coltivate con quelle selvatiche e condirle con olio d´oliva e aceto di vino; oppure servite con la carne "maništra" , pasta di carne macinata ed "arambasici" - foglie di vite riempite.
Ricreazione
Sport e spettacolo
La Pensione Matijevic può rendere la vostra vacanza interessante ed attraente.
Abbiamo a vostra disposizione:
- Tavolo da ping-pong
- noleggio di biciclette
- noleggio barca
- Biliardo
- Freccette
- terreno di gioco per i bambini
Con un po' di buona volontà e desideri per una vacanza diversa, si può scegliere qualcosa tra le seguenti offerte per il divertimento senza fine in una delle più belle isole del mondo
- Vela
- Escursioni (passeggiate e sentieri)
- nuoto
- voli panoramici
- Gite in barca intorno alle isole
- Raccolta delle olive
- Vendemmia
- Raccolta e la distillazione del olio di lavanda
Raccolta dell'uva
Nel IV secolo a.C., i greci importarono la cultura della vite nella valle di Starigrad e produssero i primi vini isolani. Con l'arrivo dei Romani, l'uva venne coltivata nella maggior parte dell'isola, divenendo così uno dei più apprezzati prodotti di Hvar.
Verso la fine del secolo scorso le vigne dell'isola di Hvar si estendevano su una superficie di 5.750 ha, dunque su più del 19% della superficie totale dell'isola. Questa è stata un’epoca importante per lo sviluppo della vitivinicoltura locale perché vigne di altri paesi europei furono devastate dalla filossera e da altre malattie; pertanto i vini di Hvar divennero molto apprezzati.
In questo periodo sono stati costruiti i porti ed i canali per controllare i flussi di mare. Il numero di abitanti è aumentato del 30%.
Sui versanti collinari della parte meridionale dell'isola si trovano terrazzamenti rettangolari assolati. Soni chiamati “le spiagge di Hvar”, in questi spiazzi si trovano le vigne degli abitanti di Zavala, Ivan Dolac e Sveta Nedjelja. Molte si trovano ad una altezza di più di 620 metri e vengono coltivate a mano. Da queste vigne nasce il vino autoctono di Plavac, chiamato plavac malo e anche il plavac di colore rubino.
Negli ultimi venti anni, la coltivazione di uva a Hvar viene modernizzata. La raccolta dura dalla fine di agosto fino alla fine di novembre.
Coloro che vogliono vedere come si raccoglie l'uva, avranno la possibilità di assistere alla vendemmia e al processo di vinificazione. Sull'isola del sole scoprirete come si viveva nell'antichità!
Quelli che amano l'avventura, una vacanza eccitante e interessante, saranno contenti di partecipare attivamente alla vita isolana.
Processione del Venerdì Santo
Una delle manifestazioni più antiche della tradizione cristiana è la processione del Venerdì Santo (Jedan) che ha luogo tra 6 parrocchie – Jelsa, Pitve, Vrisnik, Svirce, Vrbanj e Vrboska.
La processione che risale all'anno 1658, si svolge la notte tra il Giovedì ed il Venerdì e viene chiamata anche Za Krizem (dietro la croce). La Cerimonia, vecchia di 400 anni, comincia alle ore 23 e da ogni parrocchia la processione si avvia seguendo il giro del sole, per evitare di incrociarne un'altra. Infatti si crede, tradizionalmente, che se capitasse ciò, sarebbe segno di cattivo presagio.
I portatori della Croce, che portano una croce di 18 chili, vengono seguiti da un gruppo che porta candele e dai cantanti. I portatori indossano i vestiti bianchi della fratellanza. La processione non è stata organizzata solo nel 1943, durante la Seconda Guerra mondiale, quando l'isola era occupata dalle truppe italiane fasciste.
Con la processione si vuole ringraziare Dio per aver salvato gli abitanti dell'isola dalla peste e dalla morte.
Isola di Hvar
Il nome dell'isola
Il nome dell'isola, Hvar, sarebbe derivato da Pharos, il nome originario della colonia qui fondata dai Greci già nel 384 avanti Cristo. L’'isola di Hvar è conosciuta con il nome italiano di Lesina.
Breve storia dell'isola
Pharos fu fondata dai greci come colonia agraria. La divisione catastale del campo di Starigrad da 2500 ha, viene da quel periodo. Dopo il disastro di Siracusa a metà di IV° secolo avanti Cristo, Pharos rimase senza protezione e fu presa dagli Illiri.
Nel 219 a. C. i Romani conquistarono Pharos e cambiarono il suo nome in Pharia. Combatterono contro le tribù illiriche come i Dalmati e scelsero i porti di Hvar, e quelli delle isole Pakleni o dell'isolotto di Šćedro per le loro posizioni strategiche. A Taurida romana si trovava il rifugio della flotta romana.
Nel periodo romano, su tutta la isola si costruirono le ville rustiche, con la concentrazione maggiore in Hvar, Starigrad e nei dintorni di Jelsa. In quest'epoca Hvar è un'isola di agricoltori, pescatori e mercanti di cui rimangono molte testimonianze archeologiche : frammenti di ceramiche trovate nella grotta Grapčeva spilja raffigurante una nave con due vele.
Nel XVI secolo l'isola si sviluppa rapidamente : il vino viene esportato in tutta l'Europa e la pesca è diventata un'importante fonte di guadagno per gli abitanti di Hvar. Anche la costruzione navale diventa molto importante. Il re Sigismondo ricorre, nel 1416, agli esperti costruttori navali dell’isola per costruire galee, navi veloci, e brigantini. Nel XIX secolo, un avvenimento importante nella storia europea ha luogo vicino al canale di Hvar, vicino all'isola di Vis. In quella battaglia, la flotta italiana è sconfitta dagli austriaci ed è costretta alla ritirata. Questa è l'ultima battaglia navale di questo tipo.
Nel 1420 Hvar è conquistata dai Veneziani che rimangono fino alla caduta della loro Repubblica nel 1797. Hvar è diventata il porto veneziano più importante sulla costa orientale dell’Adriatico. I periodi posteriori sono nel segno di Austria (1797.) e Francia (1806.). Nel 1918 l’isola di nuovo viene conquistata dagli Italiani e rimane fino al 1921 sotto il loro governo. Dopo il trattato di Rapallo, nel 1921, Hvar diventa, insieme alle altre parti della Croazia, la parte del Regno dei Serbi, dei Croati e degli Sloveni che poi diventerà Jugoslavia.
Nella seconda parte del XX secolo, l'isola viene modernizzata e dopo il 15 gennaio 1992, la data del riconoscimento nazionale della Croazia, entra a far parte della Repubblica di Croazia.